Fotografo da più di 25 anni, ho praticato l'arte fotografica sotto molteplici aspetti e con grandi soddisfazioni, formatore da più di 10 anni ho avuto l'onore ed il piacere di far vivere la fotografia a centinaia di persone che hanno visto, per questo, la loro vita migliorare.
L'esposizione
L'esposizione è uno dei concetti fondamentali della fotografia, che si riferisce alla quantità di luce che entra nella fotocamera e che colpisce il sensore o la pellicola fotografica. L'esposizione corretta è essenziale per ottenere una fotografia ben esposta, ovvero non troppo scura o troppo chiara. Esistono diverse tecniche per misurare l'esposizione, tra cui la lettura esposimetrica della luce, che può essere incidente o riflettente.
La lettura esposimetrica della luce incidente si riferisce alla quantità di luce che colpisce direttamente il soggetto, mentre la lettura esposimetrica della luce riflettente si riferisce alla quantità di luce che viene riflessa dal soggetto. La maggior parte delle fotocamere digitali e analogiche offre la possibilità di scegliere tra le due opzioni di lettura esposimetrica.
Storicamente, l'esposizione è stata misurata con strumenti esterni, come i fotometri, che misuravano la quantità di luce che colpiva il soggetto e fornivano una lettura dell'esposizione corretta. Con l'avvento della fotografia digitale, molte macchine fotografiche sono dotate di un esposimetro incorporato che misura la luce attraverso il sensore della fotocamera.
La tecnologia digitale ha portato anche ad una varietà di tecniche esposimetriche avanzate, come la misurazione della luce a punto, la media ponderata centrale e la misurazione della luce matriciale. La misurazione della luce a punto prevede la lettura dell'esposizione in un singolo punto della scena, ad esempio sulla zona di maggiore interesse. La media ponderata centrale, invece, fornisce una media ponderata dell'intera scena, con maggior peso dato alle aree al centro dell'inquadratura. Infine, la misurazione della luce matriciale utilizza un algoritmo per valutare l'esposizione dell'intera scena e fornire una lettura dell'esposizione corretta.
Le macchine fotografiche analogiche erano dotate di esposimetri integrati o separati che fornivano la lettura dell'esposizione corretta attraverso un indicatore a lancetta o a LED. Le fotocamere digitali moderne, invece, visualizzano la lettura dell'esposizione direttamente sul display LCD, con un indicatore numerico o un grafico a barre.
La lettura esposimetrica della luce è un concetto fondamentale per ottenere fotografie ben esposte. La tecnologia digitale ha portato a una varietà di tecniche esposimetriche avanzate che consentono di ottenere risultati più precisi ed efficaci. Tuttavia, la comprensione delle basi della lettura esposimetrica della luce è ancora importante per ottenere fotografie di alta qualità, sia con macchine fotografiche analogiche che digitali.
Ci sono diversi tipi di esposimetri disponibili sul mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e limitazioni. Ecco una descrizione dettagliata dei tipi di esposimetri più comuni:
Esposimetro incorporato: questo tipo di esposimetro è incorporato nella fotocamera e utilizza il sensore della fotocamera per misurare la luce e può essere a luce incidente o riflettente, a seconda della modalità selezionata. L'esposimetro incorporato fornisce una lettura dell'esposizione attraverso il display della fotocamera.
Esposimetro esterno: questo tipo di esposimetro è un dispositivo separato che si collega alla fotocamera e può essere a luce incidente o riflettente e fornisce una lettura dell'esposizione attraverso un indicatore a lancetta o a LED.
Esposimetro a mano: questo tipo di esposimetro è un dispositivo separato che viene tenuto in mano e utilizza un sensore per misurare la luce incidente, anch'esso può essere a luce incidente o riflettente e fornisce una lettura dell'esposizione attraverso un indicatore a lancetta o a LED.
Esposimetro a cella di Weston: questo tipo di esposimetro utilizza una cella di Weston, un dispositivo sensibile alla luce che produce una corrente proporzionale alla quantità di luce incidente e fornisce una lettura dell'esposizione attraverso un indicatore a lancetta.
Esposimetro a selenio: questo tipo di esposimetro utilizza una cella a selenio, un materiale fotosensibile che produce una corrente proporzionale alla quantità di luce incidente e anch'esso fornisce una lettura dell'esposizione attraverso un indicatore a lancetta.
Esposimetro a carta fotografica: questo tipo di esposimetro utilizza una striscia di carta fotografica che viene esposta alla luce incidente. La carta fotografica viene quindi sviluppata e la densità dell'immagine viene utilizzata per calcolare l'esposizione corretta.
Ogni tipo di esposimetro ha le sue specifiche caratteristiche e limitazioni. Ad esempio, gli esposimetri a cella di Weston e a selenio richiedono una calibrazione periodica e possono essere influenzati dalle condizioni ambientali, come la temperatura. Gli esposimetri a mano richiedono una certa abilità nell'utilizzo e possono essere meno precisi rispetto agli esposimetri incorporati o esterni. In generale, l'esposimetro incorporato è il più comune e facile da usare, ma la scelta del tipo di esposimetro dipenderà dalle esigenze specifiche del fotografo.
Esistono tre principali tipologie di lettura esposimetrica: la lettura spot, la lettura a punto e la lettura matriciale. Ecco una descrizione dettagliata di ciascuna tipologia:
Lettura spot: questo tipo di lettura esposimetrica consente di misurare la luce incidente su un'area molto piccola del soggetto. La lettura spot è solitamente eseguita puntando l'obiettivo della fotocamera su un punto specifico del soggetto, ad esempio il volto di una persona o un particolare dettaglio di un paesaggio. La lettura spot fornisce una lettura dell'esposizione solo per l'area selezionata, e non tiene conto dell'illuminazione dell'intero soggetto.
Lettura a punto: questo tipo di lettura esposimetrica consente di misurare la luce incidente su un'area più ampia del soggetto, solitamente in corrispondenza del punto di messa a fuoco. La lettura a punto fornisce una lettura dell'esposizione per l'area selezionata, ma può essere influenzata dalla presenza di aree molto scure o molto chiare nel soggetto.
Lettura matriciale: questo tipo di lettura esposimetrica utilizza un sensore che misura la luce incidente su diverse aree del soggetto e le combina per fornire una lettura dell'esposizione globale. La lettura matriciale tiene conto dell'illuminazione dell'intero soggetto e utilizza algoritmi avanzati per compensare le aree troppo scure o troppo chiare.
In generale, la lettura spot e a punto sono utilizzate principalmente per situazioni in cui è necessario controllare l'esposizione su aree specifiche del soggetto, come nel caso dei ritratti o delle fotografie di paesaggi. La lettura matriciale, d'altra parte, è più comune nelle fotocamere moderne e viene utilizzata per situazioni in cui si desidera una esposizione equilibrata dell'intero soggetto, come ad esempio durante la fotografia di eventi sportivi o in situazioni di illuminazione mista.
Tuttavia, la scelta della tipologia di lettura esposimetrica dipende anche dalle preferenze personali del fotografo e dalle specifiche esigenze della scena o del soggetto fotografato.
Ogni tipo di lettura esposimetrica ha i propri vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende dalle preferenze personali del fotografo e dalle specifiche esigenze della scena o del soggetto fotografato.
Quando si esegue una lettura esposimetrica è importante fare riferimento al grigio medio 18%, che rappresenta una superficie che riflette il 18% della luce incidente, ed è considerato un punto di riferimento per l'esposizione. Quando si utilizza la lettura spot o la lettura a punto su una superficie simile al grigio medio 18%, l'esposizione dovrebbe essere impostata in modo tale che la superficie appaia come un grigio medio neutro nella fotografia finale.
Anche la lettura matriciale tiene conto del grigio medio 18% per fornire una esposizione corretta e neutra. In generale, l'utilizzo del grigio medio 18% è un aspetto fondamentale della lettura esposimetrica e dovrebbe essere considerato in qualsiasi situazione fotografica.
Di seguito alcuni esempi di impostazioni di esposizione che possono essere utilizzate per diversi soggetti e condizioni di luce:
Paesaggio con luce intensa: 1/1000 sec, f/8, ISO 100
Ritratto all'aperto in pieno sole: 1/250 sec, f/5.6, ISO 100
Interni con luce artificiale: 1/60 sec, f/2.8, ISO 800
Notturno urbano: 10 sec, f/8, ISO 400
Ritratto in controluce: 1/60 sec, f/4, ISO 200
Paesaggio con cielo nuvoloso: 1/250 sec, f/11, ISO 100
Interni con finestra luminosa: 1/125 sec, f/4, ISO 400
Fotografia sportiva: 1/1000 sec, f/4, ISO 400
È importante notare che queste sono solo alcune delle impostazioni possibili e che la scelta dell'esposizione corretta dipenderà dalle specifiche condizioni di luce e dal tipo di effetto che si vuole ottenere. Inoltre, con l'avvento della fotografia digitale, è possibile vedere immediatamente i risultati dell'esposizione e apportare modifiche in tempo reale per ottenere il risultato desiderato.